È stata pubblicata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori di completamento della diga di Pietrarossa nei comuni di Aidone e Mineo, tra le province di Catania ed Enna, per un valore complessivo di quasi 53,5 milioni di euro. Invitalia, in qualità di Centrale di Committenza per conto della Regione Siciliana, gestirà tutte le attività per l’affidamento dell’appalto.
L’intervento è finanziato per un importo complessivo di 82,2 milioni di euro, di cui una parte a valere su risorse della Missione 2 del PNRR, Componente 4, Investimento 4.1 “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico”.
In particolare, le opere da realizzare riguardano:
- Completamento del corpo diga;
- Interventi per la messa in sicurezza del versante in sponda destra;
- Adeguamento delle opere di presa irrigua e dello scarico di fondo;
- Adeguamento del sistema dei cunicoli di drenaggio;
- Interventi di ripristino delle apparecchiature elettromeccaniche;
- Interventi di adeguamento degli impianti elettrici e speciali;
- Sistemazione della S103 e interventi sulla viabilità interna;
- Interventi sulla condotta adduttrice alla rete irrigua Ogliastro;
- Nuovo sistema di monitoraggio;
- Interventi di adeguamento sismico dei manufatti accessori.
Parte di un più ampio sistema di opere idriche, costituito dal serbatoio Don Sturzo - già Ogliastro - sul fiume Gornalunga e dalla traversa sul fiume Dittaino, la diga consentirà l’irrigazione delle aree della Piana di Catania, le valli dei fiumi Margherito e Gornalunga e la fascia a nord degli abitati di Mineo, Palagonia, Scordia, Francofonte e Lentini.
La posa della prima pietra risale al 1989, i lavori furono poi bloccati nel 1997. Dopo oltre vent'anni la Regione Siciliana ha riavviato l’iter firmando un accordo col Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per rendere operativa la struttura.
A lavori ultimati, la Diga incrementerà di circa 45 milioni di metri cubi i volumi idrici accumulabili negli invasi siciliani. L’opera riuscirà a salvaguardare le riserve della “Don Sturzo” e garantirà acqua a oltre diciassettemila ettari di terreni, oltre il doppio di quelli attualmente raggiunti.
Per presentare le offerte c’è tempo fino al 31 gennaio 2023.
Tutti i dettagli sono disponibili sulla piattaforma Invitalia Gare Telematiche >>