Con un progetto incentrato sulla circolarità delle risorse e la lotta allo spreco la startup WALE vince la quarta tappa di Resto al Sud Hackathon Tour, realizzata in collaborazione con l’Università LUMSA di Roma.
WALE, che si è aggiudicata 7.000 euro da spendere in servizi e attività per rafforzare le proprie competenze e focalizzare al meglio l’idea di business, propone una piattaforma per mettere in contatto le piccole e medie imprese che producono scarti e gli artigiani interessati ad acquistare queste materie, concentrandosi in una fase iniziale nel settore tessile e del pellame, favorendo lo smaltimento di rifiuti, la sostenibilità e l’economia circolare. Un’idea in cui credono fortemente Alberto Savarese, Bardia Pourbahrami, Lika Podoliak, Ana Pozek, che compongono il team della startup provenienti dall’Università Lumsa.
Quella che si è appena conclusa è stata una tappa che ha riscosso un grande successo in termini di partecipazione: 20 team composti da 78 giovani laureati e laureandi, con una significativa presenza femminile.
Al team di MOVIEMENTO è andato il secondo premio per il miglior concept. Camilla Areddia, Alessia Capasso, Donatella Liuzzi si sono aggiudicate il premio da 3.000 euro per l’acquisto di servizi specialistici. Insieme hanno sviluppato un progetto che mira a favorire il turismo nelle zone sismiche italiane, in particolare nelle aree interne, grazie a esperienze turistiche nelle location cinematografiche con pacchetti tematici e guide interattive. Menzione speciale per il progetto “Sinergy City” di Vincenzo Cipolla, Antonio Pio Mattina, Flavia Maria Fatima Motisi e Zaira Sciacca che si aggiudicano un percorso di accompagnamento alla progettazione con gli esperti di Invitalia.
Il progetto si basa sulla produzione di generi alimentari tramite acquaponica, consentendo un ridotto consumo dell’acqua per la coltivazione dei vegetali e di allevamento ittico, con una sinergia produttiva e un ridotto impatto ambientale.
La competizione ha puntato a valorizzare progetti in ambiti prioritari, come salute e welfare, ambiente, turismo sostenibile, agritech e foodtech, temi sui quali gli aspiranti startupper sono stati chiamati a confrontarsi e sfidarsi.
La sessione dei lavori è stata inaugurata dal Rettore della Lumsa, professor Francesco Bonini. I team, selezionati con una call ad hoc, sono stati organizzati in 21 squadre, ed hanno lavorato per 2 giorni insieme ai coach di Invitalia, Università e Onde Alte per focalizzare l’idea di impresa, analizzando i punti di forza e di debolezza del modello di business, e accelerando lo sviluppo dei progetti, anche con la messa a punto del pacchetto di servizi specialistici.
La sfida si è conclusa con un pitch presentato alla giuria formata da Enzo Durante, Responsabile Occupazione di Invitalia, dal professor Alberto Padula, professore di Marketing presso l’università LUMSA e da due imprenditrici: Selcen Kutku di Alcube/Alimpact e Viviana Rizzuto di Cooperativa Identità&Bellezza.
Resto al Sud Hackathon Tour è un roadshow in 4 tappe che Invitalia porta nelle università italiane: la sfida è trovare le migliori idee imprenditoriali di giovani universitari da sviluppare attraverso un hackathon di accelerazione e finanziare con gli incentivi Resto al Sud, con l’obiettivo di generare cambiamento nei territori del Mezzogiorno, promuovendo innovazione, valore e impatto sociale.