Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il rotavirus è la causa più comune di gastroenterite pediatrica, in particolare nei neonati e nei bambini sotto i cinque anni. Questa patologia provoca ogni anno 500.000 decessi, l'85% dei quali avviene nei Paesi in via di sviluppo, dove le precarie condizioni igieniche si sommano alla difficoltà di accedere alla terapia di reidratazione e alle altre cure mediche.
Anche nei Paesi ad alto reddito, la gastroenterite da rotavirus è molto diffusa, ma raramente letale. La malattia, tuttavia, comporta un aggravio importante della spesa sanitaria. Solo in Italia si registra che ogni anno vengono gestiti a domicilio oltre 300.000 casi, effettuate 80.000 visite mediche e circa 10.000 ricoveri ospedalieri, per infezioni da rotavirus.
Inoltre ancora non sono disponibili farmaci specifici e l'unica terapia possibile è rappresentata dagli interventi per reintegrare i liquidi e correggere l'equilibrio acido-base ed elettrolitico.
In questo contesto, l'attività e la strategia innovativa di Rotalactis, la società di Colleretto Giacosa (Torino) che opera nel settore degli integratori alimentari e ha fatto domanda a Invitalia per ottenere gli Incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti ha una doppia importanza: economica e sociale.
I soci di Rotalactis infatti, biologi e neonatologi con importanti esperienze nel mondo della ricerca scientifica, hanno scoperto le proprietà di una proteina del latte equino e dei suoi peptidi derivati, che previene l'infezione da rotavirus, impedendo il contatto tra il rotavirus e le cellule bersaglio.
Da questa scoperta sono nati dei composti per uso medicale o alimentare, per cui è stata depositata una domanda di brevetto, che potranno essere utilizzati come supplemento dietetico per l'infanzia. La Rotalactina è in grado di conferire una protezione anti-rotavirus almeno pari a quella del latte materno e potrà essere usata come ingrediente per migliorare la qualità dei vari tipi di latte per la crescita e l'infanzia che sono attualmente in commercio.
Gli incentivi concessi da Invitalia consentiranno di valorizzare questo brevetto continuando gli studi tossicologici e le ricerche per la validazione tecnico scientifica dell'idea originale, oltre che per la presentazione del dossier regolatorio necessario per all'inserimento della Rotalactina tra i novel food riconosciuti dal Ministero della Sanità.