Siamo a una svolta fondamentale per Lamborghini, lo storico marchio italiano di auto di supersportive che, anche grazie al Contratto di sviluppo di Invitalia, punta a raddoppiare la propria produzione annua, da 3.500 a 7.000 unità e la superficie dello stabilimento di Sant'Agata Bolognese, da 80 a 160mila metri quadrati.
Servono spazi idonei per la produzione del primo SSUV (Super Sport Utility Vehicle) made in Emilia Romagna, denominato “Urus”: non solo, perchè Lamborghini sta investendo complessivamente oltre 1 miliardo di euro sia sul programma industriale per la produzione del terzo modello della casa del Toro (e di vetture supersportive di nuova generazione) sia su progetti di R&S, volti ad anticipare le tecnologie emergenti del settore automotive quali la digitalizzazione, la connettività, l’ibridizzazione e la riduzione dei pesi e delle emissioni.
La decisione di realizzare il programma di sviluppo presso il sito industriale di Sant’Agata Bolognese rappresenta la chiara intenzione di mantenere l’identità italiana dell’azienda e del marchio in un’unica sede, dove siano presenti tutte le funzioni.
Invitalia ha contribuito con circa 50 milioni di euro al progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.