La zona industriale di “Venafro-Campochiaro-Bojano e aree dell’indotto” è stata riconosciuta “area di crisi industriale complessa” per le problematiche legate alla grave crisi che ha colpito le principali aziende, più l’indotto, operanti nei poli:
- avicolo e agro-alimentare (Solagrital-GAM);
- tessile (Ittierre Spa);
- metalmeccanico (ambito Venafro-Pozzilli).
L’Area di crisi comprende 67 Comuni così articolati:
- Comuni soci del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Isernia-Venafro;
- Comuni soci e/o appartenenti al comprensorio del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Campobasso-Bojano;
- Comuni con presenza di aziende dell’indotto avicolo, tessile, metalmeccanico e di aree artigianali/industriali comunque denominate.
Con l’Accordo di Programma del 27 luglio 2017 il Ministero dello sviluppo economico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, la Regione Molise e Invitalia si sono impegnati ad attuare il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dell’area.
L’Accordo prevede l’impiego di risorse pubbliche per complessivi 45,58 milioni di euro.
Il Progetto, elaborato e coordinato da Invitalia, ha la finalità di:
- rafforzare il tessuto produttivo esistente
- attrarre nuovi investimenti
- sostenere il reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro
ed individua un’offerta localizzativa composta da:
-
incentivi nazionali (L.181/89 – risorse assegnate 15 milioni di euro)
-
politiche del lavoro (risorse regionali assegnate 9,58 milioni di euro)
-
aree industriali immediatamente fruibili dagli investitori
Con Circolare Direttoriale del 15 settembre 2017 n.114766 e successive modifiche e integrazioni, è stato emanato l’Avviso pubblico per l’area di crisi industriale “Venafro-Campochiaro-Bojano e aree dell’indotto” che si è chiuso alle ore 12.00 del 18 dicembre 2017.
Guarda la graduatoria di ammissione (aggiornata a novembre 2018)