Il settore siderurgico ha fortemente caratterizzato il tessuto produttivo dell’area di Taranto. La crisi del comparto siderurgico, con le connesse criticità ambientali, ha influito negativamente sulla sostenibilità di questo modello di sviluppo.
L’area di crisi industriale complessa è stata dichiarata per il territorio dei Comuni di Taranto, Statte, Montemesola, Massafra e Crispiano.
Il Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dell’area, in considerazione dell’operatività sugli aspetti infrastrutturali del Contratto Istituzionale per l’Area di Taranto, è stato finalizzato esclusivamente alla promozione degli interventi di sviluppo imprenditoriale, ponendo come obiettivi prioritari:
• il rafforzamento del tessuto produttivo esistente tramite riqualificazione delle produzioni
• l’attrazione di nuovi investimenti finalizzati alla diversificazione produttiva e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare non utilizzato dell’ASI e dell’Autorità Portuale
• il potenziamento della logistica connessa alle attività portuali
L’Accordo di Programma del 26 aprile 2018 ha formalizzato l’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, della Regione Puglia, della Provincia di Taranto, del Comune di Taranto e dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio all'attuazione del PRRI.
Il Progetto individua un’offerta localizzativa composta da:
• incentivi per gli investimenti
• politiche del lavoro
• spazi localizzativi
• servizi di informazione
Con Circolare 27 luglio 2018 n.262576, è stato emanato l’Avviso Legge 181/89 per l’area di crisi di Taranto (dotazione finanziaria di 30 milioni di euro a valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR, Asse III) che si è chiuso alle ore 12 del 26 gennaio 2019.