Investimenti sostenibili 4.0 - Bando 2025

Per la competitività delle Pmi situate nelle regioni meno sviluppate

Hanno priorità i progetti che contribuiscono agli obiettivi di sostenibilità
 

Cosa si può fare

Gli incentivi finanziano investimenti innovativi, sostenibili, con contenuto tecnologico elevato e coerente con il piano nazionale Transizione 4.0 (Allegato n. 1 del Decreto ministeriale 22 novembre 2024).

Hanno priorità i progetti in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità, per i quali sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all'impresa proponente di ottenere un punteggio aggiuntivo.

A questo scopo sono valorizzati, sulla base di indicatori di sostenibilità dedicati, i programmi che puntano a sostenere i processi di produzione rispettosi dell'ambiente e l'utilizzo efficiente delle risorse e i programmi finalizzati alla promozione dell'efficienza energetica delle imprese.

In particolare:

  • i programmi che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici (individuati dall'articolo 9 del Regolamento UE n. 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020)
  • i programmi che prevedono soluzioni idonee a favorire la transizione dell'impresa verso l'economia circolare (comprese tra quelle di cui all'Allegato n. 2 del Decreto ministeriale 22 novembre 2024)
  • i programmi finalizzati alla promozione dell’efficienza energetica delle imprese, con il conseguimento (attraverso le misure indicate nell'Allegato n. 3 del Decreto ministeriale 22 novembre 2024) di un risparmio energetico all’interno dell’unità produttiva interessata dall’intervento che non sia inferiore al 5% rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda

 

I progetti devono essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche:

  • attività manifatturiere, ad eccezione dei divieti e limitazioni relativi al settore siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, secondo quanto previsto dall'art.13 del Regolamento GBER
  • attività di servizi alle imprese (cfr. Allegato n. 4 del decreto ministeriale 22 novembre 2024)

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:

  • macchinari, impianti e attrezzature
  • opere murarie, nei limiti del 40% dei costi ammissibili
  • programmi informatici e licenze correlati all'utilizzo dei beni materiali riferibili a macchinari, impianti e attrezzature
  • acquisizione di certificazioni ambientali

La misura ammette, inoltre, le spese per i servizi di consulenza (ai sensi e nei limiti dell'articolo 18 del Regolamento GBER).

Nello specifico, sono ammesse:                   

  • le spese per i servizi avanzati di consulenza specialistica sulle tecnologie abilitanti, nei limiti del 5% sul totale dell’importo delle spese ammissibili relative ai beni di cui al comma 1, lettere a) e c) del predetto decreto e quelle dirette alla definizione della diagnosi energetica (di cui decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102) nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili per i soli programmi finalizzati alla promozione dell’efficienza energetica delle imprese di cui all’articolo 6, comma 2 lettera b) del DM 22 novembre 2024, a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento

 

CARATTERISTICHE DEI PROGETTI

Per l'ammissibilità alle agevolazioni, i progetti devono:

  • prevedere l'utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. con l'ammontare delle relative spese che deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
  • essere finalizzati all'ampliamento della capacità produttiva, alla diversificazione della produzione funzionale, a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un'unità produttiva esistente, oppure alla realizzazione di una nuova unità produttiva
  • essere realizzati presso un'unità produttiva localizzata nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna)
  • prevedere spese ammissibili non inferiori complessivamente a 750.000 euro e non superiori a 5 milioni di euro e, comunque, al 70% del fatturato dell'ultimo bilancio approvato e depositato, oppure, nel caso di imprese individuali e società di persone, dell'ultima dichiarazione dei redditi
  • essere avviati dopo la presentazione della domanda
  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a 18 mesi dalla data di adozione del provvedimento di concessione delle agevolazioni